Un passo fondamentale per prevenire infortuni e morti sul lavoro
Ad ottobre 2024 è stato approvato il Ddl che prevede l’insegnamento della sicurezza nei luoghi di lavoro nell’ambito dell’educazione civica nelle scuole di primo grado. Il primo firmatario è stato l’On. Walter Rizzetto, Presidente della XI Commissione lavoro, che ho avuto modo di conoscere personalmente in una conferenza stampa alla Camera dei Deputati riguardante il tema dei rischi contro le Cadute d’alto, introduceva la modifica alla L92/2019 prevedendo l’insegnamento delle conoscenze di base in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica e del Diritto del Lavoro nelle scuole in Italia, il Decreto Legislativo 81/2008 rappresenta la norma fondamentale per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo provvedimento è stato concepito per proteggere i lavoratori da rischi professionali e per promuovere una cultura della sicurezza, un aspetto cruciale non solo nelle aziende ma anche nelle scuole. Educare i giovani sulla sicurezza sul lavoro fin dai primi anni della loro formazione è una scelta strategica che può ridurre significativamente i rischi di infortuni, anche mortali, in futuro.
La sicurezza sul lavoro: una questione di cultura
L’educazione alla sicurezza sul lavoro non riguarda soltanto l’applicazione di leggi e regolamenti, ma la creazione di una mentalità che considera la protezione della salute e della vita una priorità. Secondo i dati dell’INAIL, ogni anno in Italia si verificano migliaia di infortuni sul lavoro, alcuni dei quali fatali. Le cause di questi incidenti sono molteplici e variano a seconda dei settori, ma tra i principali fattori di rischio ci sono la mancanza di formazione, l’uso improprio di attrezzature, l’assenza di dispositivi di protezione individuale (DPI) e la scarsa consapevolezza dei pericoli presenti nell’ambiente di lavoro.Conoscere le cause degli infortuni sul lavoro
Gli infortuni sul lavoro possono essere causati da una serie di fattori, che vanno dall’errore umano alla mancanza di manutenzione degli strumenti, fino all’improprio utilizzo di attrezzature pericolose. Le principali categorie di infortuni includono:
1. Infortuni meccanici e fisici: causati da macchinari non sicuri, operazioni manuali non corrette o l’assenza di protezioni adeguate.
2. Infortuni da esposizione a agenti chimici e biologici: derivanti dall’inalazione di sostanze nocive o dal contatto con materiali pericolosi.
3. Infortuni da stress termico e vibrazioni: tipici in ambienti di lavoro con temperature estreme o attrezzature che generano vibrazioni dannose.
4. Infortuni da cadute e incidenti ambientali: che si verificano a causa di superfici scivolose, o scoperte da sistemi anticaduta, scale non sicure o addirittura attrezzature mal posizionate.
In alcuni casi, gli infortuni possono essere mortali, con gravi conseguenze non solo per i lavoratori ma anche per le loro famiglie, le aziende e la società in generale.
Ma quanto è importante il ruolo fondamentale della formazione?
La formazione in materia di sicurezza sul lavoro è un diritto e un dovere. Se i lavoratori sono adeguatamente formati e sensibilizzati sui rischi e sulle modalità di prevenzione, il numero di incidenti e infortuni diminuisce drasticamente. Per questo motivo, è essenziale che le scuole introducano già nei curricula scolastici corsi e attività volte a sensibilizzare gli studenti sulla sicurezza. Insegnare fin da giovani le principali norme di sicurezza e le cause degli infortuni aiuta a costruire una cultura della prevenzione, che si rifletterà nelle scelte professionali future.
L’importanza di conoscere e utilizzare correttamente le attrezzature.
Un altro aspetto cruciale della sicurezza sul lavoro riguarda l’utilizzo delle attrezzature. Il Decreto Legislativo 81/2008 stabilisce che ogni lavoratore debba essere adeguatamente formato sull’uso delle macchine e degli strumenti, conoscendo non solo il funzionamento ma anche i rischi specifici ad essi legati. Molti incidenti si verificano proprio per l’uso improprio di attrezzature pericolose: dalle macchine industriali alle attrezzature più semplici come trapani, smerigliatrici e seghe elettriche. Insegnare l’uso corretto delle attrezzature nelle scuole implica un’educazione pratica che prepara gli studenti a riconoscere i pericoli e a utilizzare i dispositivi di protezione necessari. Inoltre, è fondamentale sensibilizzare gli studenti sull’importanza della manutenzione delle attrezzature e sull’adozione di misure preventive per ridurre il rischio di incidenti.
Prevenzione e responsabilità, da dove deve partire?
L’educazione alla sicurezza sul lavoro non è solo un intervento preventivo, ma anche un modo per formare cittadini consapevoli delle proprie responsabilità. L’approccio alla sicurezza deve partire dall’interno delle scuole, dove gli studenti imparano che la loro salute e quella degli altri dipende anche dal comportamento che adottano. Questo concetto va applicato tanto al futuro ambiente lavorativo quanto alla vita quotidiana.I temi trattati dal Decreto Legislativo 81/2008, come la gestione dei rischi, l’uso di dispositivi di protezione, e la valutazione dei pericoli, devono essere parte integrante della formazione scolastica, affinché le nuove generazioni possiedano le conoscenze necessarie per ridurre e prevenire gli infortuni sul lavoro.Per concludere credo fortemente che: Insegnare la sicurezza sul lavoro nelle scuole non è solo un impegno verso la prevenzione degli infortuni, ma un passo fondamentale per la costruzione di una cultura della sicurezza che accompagni i giovani nel loro percorso professionale. Solo attraverso una formazione mirata e continua, che parta dalle scuole e coinvolga tutte le realtà produttive, sarà possibile ridurre il numero di infortuni e morti sul lavoro e costruire una società più sicura e consapevole, e forse grazie all’intuizione dell’ On. Rizzetto di altre istituzioni questo potrà finalmente accadere, attendiamo il 2025.